IL PROFUMO DELLA COSA
In dietro si torna dove casa è seconda,
pieni di fumo di camino della prima,
di legna d’ulivo che arde a oltranza
e verdura a mazzi che riempie la memoria.
Con me invece porto riserve di farmaci,
per la grande di casa,
referti di tecnici di protesi acustiche
e prescrizioni d’esame.
Per qualche ora lascio un pezzo di famiglia
che domani mi raggiungerà per l’inverno,
per più giorni invece il mio prediletto
che intimorito fa le guide a scuola.
Le bevute con le amiche di benvenuto
non prevedono ancora quelle di benpartito,
ma la rete raccoglie e non disperde
e se perde qualcosa è il profumo della cosa.
atro QUI
Tag: Vincenzo Errico
17 giugno 2016 alle 16:00 |
tutto quello sguardo che hai quando malinconicamente da qualche parte in un comportamento indecifrabile ti chiedono: cosa hai?
davvero molto bella Vincenzo.
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