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Da “Solletica i papaveri il vento”
Sedici Terzine
Di Elia Belculfinè
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1
Neve sul pino –
Maggio si allontana.
Peschi sfioriti.
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2
Fiore di gelso –
Marzo grida ancora!
Passaggio a est.
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3
Salta il topo –
Sull’iris balza l’ape.
Ah, ladruncoli!
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4
Versa il vino –
Lunghe ombre roventi.
Roghi di marzo
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5
Bevo il vino –
Passi sul viottolo.
Bevo ancora!
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6
Colpo a vuoto.
L’uccello sbigottito
rantola, cade.
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7
Marzo aprile
sussurrano i pini,
falò di voci.
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8
Pietra d’inchiostro.
Il mio yatate vibra –
Scrivo in piedi.
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9
Seguo la luna –
Orme nella polvere,
lungo il passo.
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10
La lupa tace –
Quattro cuccioli morti.
Luna perduta.
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11
(A Unə Cittadinə)
Carə amicə –
Soltanto per amarci.
Sole indiano.
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12
Moltiplicata
vaga una rondine –
Firma il cielo.
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13
Fumo da solo.
Alba adriatica –
Tossisco piano.
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14
Dodici haiku.
Una finestra schiusa –
Penombra miele.
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15
Ridda nel buio.
A piedi nudi va –
Ragazzo-topo.
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16
Versi di riffa.
Una cesta di strame –
Fiori là dentro
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Elia Belculfiné, nato a Caserta il 29 – 9 – 83 Vive a Cascano. Nel 2012 ha pubblicato per Aletti la silloge “Primi sintomi di una gravidanza”. Sempre per Aletti è apparso nel saggio “Verso la poesia – Alla ricerca di senso” di Maria Carmen Lama.
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