Ana Martins Marques è nata a Belo Horizonte, nel novembre del 1977. Laureata in Lettere all’Università Federale di Minas Gerais, Insegna Letteratura Brasiliana ed è dottoranda in Letterature Comparate nella stessa Università. Nel 2007, ha vinto il Prêmio Cidade de Belo Horizonte, nella categoria “Poesia – autore esordiente”, e, nel 2008, ha ricevuto di nuovo lo stesso premio, nella categoria “Poesia”. La vita sottomarina è il suo libro d’esordio e riunisce una selezione di poesie premiate in questi concorsi.
da La vita sottomarina
traduzioni di Chiara De Luca
Ancora
Il sole percorre
l’intera estensione di un muro
strisce nel paesaggio
scritto a matita
La strada comincia dalla scrittura –
questa in cui ti seguo
Questa poesia è un’ancora:
è perché tu resti qui per sempre
Ma fuggono le ore senza carezze
ore che sono come un vivaio di pesci senza pesci
La mia mano copre la sua
con la sua ombra
Questa poesia, pesante, affonda.
*
Giardino
Se il giardiniere abbandonasse il lavoro a metà
e stanco si sedesse su una sedia
e perdesse tutta la serata
sotto rose grasse che sono solo rose
e accecano di felicità
mentre il giardino
in se stesso
si contorce
estraendosi da dentro
il sesso intricato delle camelie
e la morte e la follia dei gigli
e la noia suburbana delle guaiave
preda di commozioni antiche
potrebbe sentirsi un poeta
che guarda la poesia
che non sa finire.
*
Scatola del cucito
Fili sciolti
bianchi rossi
neri
ingarbugliati:
il caos è sempre avvolgersi
su se stessi.
Non c’è tenerezza
negli occhi del gatto
che fissa il rocchetto:
soltanto attenzione
per la trama.
La poesia rammenda
l’irreparabile.
*
Vaso
Plasmare intorno al nulla
una forma
aperta e chiusa.
Parola per parola
la poesia circoscrive il suo vuoto.
*
Barche di carta
Le poesie in genere sono fatte di parole
sulla carta
sarebbe meglio se fossero di stoffa
perché potrebbero prendere la pioggia
o di legno
perché sosterrebbero una casa
ma in genere sono fatte di parole
sulla carta
e per questo servono a poche cose
fra le quali non si trova
prendere la pioggia
o sostenere una casa.
Piegate su se stesse,
si lanciano nel mondo
con il coraggio suicida
delle barche di carta.
Orologi
Certe poesie sono sempre in ritardo
altre sempre avanti irrimediabilmente.
Nelle poesie la lancetta dei secondi
è più lenta di quella delle ore.
Ma almeno la poesia
in genere non è necessario
caricarla.
*
Lanterne
Nella notte
accesa
la poesia si consuma.
TESTI ORIGINALI
Âncora
O sol percorre
toda a extensão de um muro
Riscos na paisagem
escrita a lápis
A rua começa desde a escrita –
esta em que te sigo
Este poema é uma âncora:
é para que você fique sempre aqui
Mas fogem as horas sem carícias
horas que são como um tanque de peixes sem peixes
A minha mão cobre a sua
com sua sombra
Este poema, pesado, afunda.
*
Jardim
Se o jardineiro abandonasse no meio a tarefa
e cansado se sentasse numa cadeira
e gastasse toda a tarde
sob rosas gordas que são apenas rosas
e cegam de alegria
enquanto o jardim
nele mesmo
se contorce
tirando de dentro de si
o sexo intrincado das camélias
e a morte e a loucura dos lírios
e o tédio suburbano das goiabas
sob comoções antigas
talvez se sentisse um poeta
olhando o poema
que não sabe terminar.
*
Caixa de costura
Linhas soltas
brancas rubras
negras
emaranhadas:
a confusão é sempre enredar-se
em si mesmo.
Não há ternura
nos olhos do gato
que fita o novelo:
apenas atenção
para a narrativa.
O poema cerze
o que não tem reparo.
*
Vaso
Moldar em torno do nada
uma forma
aberta e fechada.
Palavra por palavra
o poema circunscreve seu vazio.
*
Barcos de papel
Os poemas em geral são feitos de palavras
no papel
seria melhor se fossem de pano
porque poderiam tomar chuva
ou de madeira
porque sustentariam uma casa
mas em geral são feitos de palavras
no papel
e por isso servem para poucas coisas
entre as quais não se encontra
tomar chuva
ou sustentar uma casa.
Dobrados sobre si mesmos,
lançam-se no mundo
com a coragem suicida
dos barcos de papel.
*
Relógios
Certos poemas atrasam-se sempre
enquanto outros adiantam-se sem remédio.
Nos poemas o ponteiro dos segundos
é mais lento que o das horas.
Mas ao menos ao poema
em geral não é preciso
dar corda.
*
Lanternas
Na noite
aceso
o poema se consome.