Maria Gisella Catuogno

by

gisella matr. paola

                                                                                               

I semi dell’inquietudine
Chissà che forma hanno
i semi dell’inquietudine?
Forse spaziano liberi
tra una nuvola e l’altra
vagabondi nel cielo
aspettando di piovere
crocifissi d’azzurro.
Per questo –forse- l’ansia
ha tale anelito
tale smania d’altrove
che sia tempo o spazio inedito
mai vissuto né prima né dopo
mai calpestato da creatura umana
se non nel sonno, nel sogno o nel ricordo
di un’improbabile felicità trascorsa.
Forse è quest’indicibile tendersi, la vita
quest’attesa che già diventa ieri
dove ogni riflessione è troppo lenta
ogni pausa un lusso esagerato
e le stagioni vive rimpiazzano le morte
il nido abbandonato accoglie nuove piume
i cumuli di alghe sulle spiagge
non hanno memoria della scorsa estate.

Camelia di febbraio
Rabbrividisce al freddo di febbraio
ma ci schiude generosa
le sue corolle perfette
-candide rosse rosee-
buca il cielo basso e grigio
l’uniformità della stagione spoglia
il bianco immacolato della neve;
ci rammenta l’Oriente
l’armonia di spirito e materia
i paesaggi esotici e veri
solo nei nostri desideri.
Era in un angolo riparato di giardino
nella mia prima casa di sposa
giovane e in attesa:
la guardavo come una promessa.
Anche ora m’incanto alla sua vista
e penso che il suo sia un invito
a sperare che anche nel cuore
dell’inverno
-o nell’inverno del cuore-
siano sempre possibili
miracoli
–seppure minimi-
d’armonia bellezza e amore.

L’ onda lunga
Oh, l’impossibilità d’avere una certezza
un punto fermo, una stella polare
che brilli immobile a illuminare
il cammino nella notte;
o un richiamo anche rauco
come quello d’un gabbiano vagabondo
che tutti i giorni alla stessa ora
ti ricordi d’esserci e d’esser viva.
Invece nulla è stabile, certo
concluso fisso definito:
tutto si evolve cambia si trasforma evapora
non è più quello che era
soltanto poco fa
o semplicemente non sarà più
per sempre.
Il punto all’orizzonte
è una nave che scorre e poi sparisce
volti mani odori
con i quali è stata impastata
la tua vita
e da cui hai ricevuto
la forma e la sostanza
il senso stesso
della tua esistenza
non si trovano più
-hai voglia a cercarli!…-
e te ne rimane solo l’eco dentro
come un’onda lunga
che non trova pace
e s’allunga su battigie solitarie
per poi riformarsi al largo
e di nuovo cercare una sponda
un approdo dove cessare
il tormento scomposto dell’errare.

Neve
Non è nel mio paesaggio quotidiano
eppure mi sembra a volte
di sentirne l’odore
d’avvertirne l’assenza
perché renderebbe più tenue
il grigio circostante.
Voglio dire la neve:
quel bianco sorprendente
che raramente si posa
sulle nostre riviere
e le rende fiabesche.
Forse ci rammenta l’infanzia
oppure la voglia
d’un silenzio irreale
che solo la sua bianca coperta
può regalare..

Maggio d’antan
Hai in mente il maggio d’una volta?
L’aria lucida e trasparente
di paesaggi nuovi
le rondini accasate sotto i tetti
le lucciole la sera
a movimentare il buio
la scuola agli sgoccioli
e l’estate alle porte
scrigno di promesse.
Oh, ritrovare quel nido
di piume accoglienti
solo per qualche attimo
quando si è faro
che tenta di resistere
agli assalti del mare
sognando orizzonti
guarniti di vele.

Maria Gisella Catuogno

 

 

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7 Risposte to “Maria Gisella Catuogno”

  1. La seduzione dell’acqua | PARIGI CON MAIGRET Says:

    […] Ancora altre poesie sono reperibili su Il giardino dei poeti. […]

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  2. cristina bove Says:

    siamo felici della tua presenza qui.
    abbiano letto buone cose, grazie.
    cb

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  3. gisy Says:

    Grazie a Carla e Narda per i loro commenti. Un saluto cordiale
    Gisella

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  4. fattorina1 Says:

    Cara Gisella, che nitore! Le poesie che ci hai donato splendono per chiarità d visione, dicono del bello nel poco , dicono del bene nel semplice. Nessun arduo argomentare ti avrebbe condotto a risultati così assimilabili. La poesia si ottiene in genere per sottrazione, ma non ci sono regole prevcise , lì sta la sua potenza, troverai la tua voce procedendo .
    Narda

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  5. Carla Says:

    Cara Gisella,
    le poesie promettono molto bene. Lavoraci ancora. Comunque grazie. Carla

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  6. leopoldo2013 Says:

    A Gisella un apprezzamento e un augurio di buon proseguimento , segnatamente laddove esperisce l’oggettività che parla per tutti , in cui tutti possono riconoscersi .
    Con un grazie a Cristina per la felice proposta .
    leopoldo attolico –

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  7. Maria Gisella Catuogno Says:

    Grazie, Cristina, dell’ospitalità in questo tuo bel blog 🙂 un abbraccio Gisella

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