Entro nella notte
Entro nella notte finalmente,
c’entro davvero per la strada dritta,
dritta e lunga, porta a Rubiera.
Girerò fino al nocciolo del buio
che batte sull’ultimo sole.
Dentro finalmente fino a tutto,
la provincia che ti lascia
senza bussola, serena.
Sulla collina
Sulla collina:
basta poco da dove abiti,
pochi minuti per Fogliano,
pochi per Rocca
verso Serramazzoni.
Di notte non passa nessuno,
senza luci davanti non si vede niente.
Non c’è rumore, non c’è polizia,
di notte stasera
non hai voglia di dormire.
***
Questa notte ti appartiene;
ogni tornante, ogni angolo in discesa.
Quello dei boschi
Hai detto che il lavoro non è una parte della vita
ma viene al primo posto.
M’hai lasciato una lista di cose da fare,
nero su bianco, come una ricetta:
leggere i poeti inglesi e americani
che ancora non conosco: quello dei boschi
e quello che succhiava la vita.
La poesia
La poesia non è solo una questione di nervi,
ma in parte sì: col fumo sempre che t’impasta
nuova vita e nuovi versi sbocciano:
sì, come un fiore,
ma l’inchiostro appassisce sul bianco.
Dove starei senza biro
senza un foglio vergine di carta
che brama d’essere tastato, inseminato.
***
Voi, scribi, pagati per montare
slogan pubblicitari, cercate
il bello dei colori, la velocità della scena,
l’appetibilità delle forme della carne.
Siamo simili?
Spero di no.
Non guardo così lontano
La provincia… non guardo così lontano
sempre in linea sotto la collina
sensi unici a parte che voglio
rispettare, vagare in un palmo.
Sono entrato nel parcheggio della Coop
per trovare un qualche spacciatore,
uno c’era – adesso vanno in bici.
Così ancora i miei tre chilometri
da Fiorano a Sassuolo
fanno stretti paese con paese.
Questa sera pago il prezzo
della lucidità.
Amore
Pagare un po’ di caldo,
il tasto delle forme,
non vergognarsi d’essere nudi;
insieme a tutta questa notte
rimane, non rivale,
la cerca dei tuoi occhi.
***
Stanno dimostrando che il bacio
è bello per chimica specifica reazione;
così l’amore: il padre
che regala un gioco al bimbo,
l’amico che paga al banco il giro.
Ma non credo sia tutto qui,
credo nello spazio segreto
che è mistero è verità.
La colpa
La signora della grande depressione
s’aggira per le strade quando è buio;
guarda fisso un punto lontano nel nulla,
non chiederle cosa, né dove, non risponde;
la temi come un film di paura,
la trovi nei posti dove cerchi la pace:
dietro gli angoli, di colpo la faccia
i suoi occhi stanchi di trucco
e di luce e di gente. Preghi
di non trovarla dopo un tornante
in collina quando giri da solo
(la cosa succede, come lei
cerchi lo scuro, i resti della solitudine).
La signora veste strano: di nero di vecchio
nel suo gioco senza colpa con l’abisso.
***
C’è più colpa dopo mezzanotte?
Le banche sono chiuse, i governi dormono,
la polizia controlla le case dei ricchi
– loro lavorano per sonni tranquilli,
noi vaghiamo santificando la luna.
In questa vecchia casa
Ci trasferiremmo in questa vecchia casa
piena di specchi e di mobili antichi.
I letti sono tanti, ci sono le coperte,
anche d’estate c’è fresco di sotto.
Fuori il giardino è ben curato,
piante e fiori di molte qualità
che sembra d’essere nell’Eden.
Ci saranno scricchiolii, così fa l’antico,
ma non preoccuparti, ti starò vicino.
A volte la collina è solo un orizzonte,
così sopra e troppo buia:
la cosa migliore allora
è stare vicini alla piazza,
sentire l’effimero di qualche parola,
addormentarsi coi rumori
di una macchina che passa.
Estathé
In fondo
questa è un’estate da ricordare:
quando saremo senza capelli
aspettando la sveglia delle sette
senza riforma delle pensioni.
***
Andremo ancora e ancora
da Nirano per Varana, Montegibbio
con in mano un tè al limone
fermi nel parcheggio a contemplare:
il fumo uscendo dai finestrini
si colora della luce della luna.
Giorgio Casali è nato nel 1986 e vive a Fiorano, in provincia di Modena. Laureato in Storia all’Università di Bologna, è stato speaker di Radio Antenna1 dal 2009 al 2014 con il programma “Bankshot”. Ha pubblicato i libri di poesia Attaccamenti (Albatros, 2010), Notte provincia (Edizioni clandestine, 2011), Poesie (edizione privata, 2012), Sotto fasi lunari (Incontri, 2013), Diarietto cattolico (Ladolfi, 2016), Domestiche abitudini (Contatti, 2020) e Altre poesie (Convivio, 2020). Con Andrea Chiesi ha dato alla luce il catalogo d’arte 19 paintings 19 poems (Italian Cultural Institute of New York, 2014), dal quale è stato estratto lo spettacolo Forma Suono Parole con la collaborazione musicale dei Divisione Sehnsucht, presentato la prima volta al Poesia Festival 2014. È uno dei centoquattro poeti di Come sei bella (Aliberti, 2017), antologia curata da Camillo Langone e dedicata all’Italia. Dal 2019 è voce e autore dei Nancy, rock band che ha all’attivo un EP omonimo di cinque canzoni cantate in italiano.
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