Lucia Tosi

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preghiera del poeta domenicale

la forza della filastrocca
l’energia del verso infantile
la tenerezza del domenicale
lo spessore dell’ingenuo sentire
l’onesta complicazione
il sale della precisione
i versi poveri e infaceti
dammi, signore dei poeti;

allontana da me la cresta
vietami l’alloro;
fa’ che indossi stracci
che raccolga ciò che resta
sul fondo da altri raschiato
e quando l’abbia cantato
– da poeta non laureato –
non mi vergogni
di sembrare una pazza
che i suoi bi-sogni
ha messo in piazza

 

da Echi ridotti

 

lo sdegno peloso lo schiaffo
ed il pugno per l’intasamento
fognario dei bassifondi poetici:
non vedete che siete patetici?
a me mi fa un emerito baffo
il piacimento e il compiacimento.
verrà la morte e avrà i vostri versi
i miei e tutti gli altri. non siete diversi.

 

***

giù per il mondo senza fine amaro
senza il tuo sorriso buono e arguto
ogni dardo del destino avaro
sarebbe stato velenoso e acuto.

 

***

ecco: fernuto.
m’è crisciuto
‘o scartiello:
e nun so’ scelle.

 

***

delle cose che fanno la mia domenica
la più bella è quando si svegliano:
una talpina che sgattaiola
non vista – crede lei, poiché, bambina,
se non vede non è veduta, pennuto
biondo e bello e di gentile aspetto –
e un tal signore che mi abbraccia
in un modo che non ha eguali in settimana
– io alta arrivo appena alla sua spalla –
mi godo l’illusione del tempo
che mi riporta una giovane madre
e un padre alto a protezione.

 

***

questa mattina mi son svegliata
o mia bella notte travagliata
addio! ho sentito il cuore dare
in un cigolio uno iato
di motore ingolfato
che parte si spegne si riaccende
una di quelle cose tremende
che ti fanno pensare che è giunta
la grande amica-nemica
che ti lasciano madida consunta
di forze di fiato
[e piena la vescica]

si sta male, a crepare.

***

la grande morte è il frutto
che per vivere dobbiamo
masticare. fu la mela del giardino
archetipo della vita
inchiavardata alla sua fine.
la maledizione non era
nel peccato del mangiare
non era nel disubbidire:
era nel dopo, nel terrore
della fine che ci portiamo
addosso. era nell’estremo
paradosso di chi per paura
di finire [ancora adesso
dove non si sa] massacra
i popoli dando la caccia
all’eternità.

***

ovunque orbite vuote
palpebre abbassate
un tempo brillanti ridenti
sontuosamente spalancate
su ogni bendiddio.
affittasi vendesi trasferito
riapertura in data da destinarsi.
è tutto un mondo che è finito
bisogna farsene una ragione:
dalla periferia al centro dell’impero
è un continuo sgretolarsi
un venir meno di modi e mode
pezzi di vita del grasso epulone.
e fuori è pianto e stridor di denti.

 

***

hai poco da averci
lo sguardo che mira
lontano: le cose vicine
son tali che ingombrano
la vista (le morti sbagliate
i fastidi di giornata l’ombra
sempre più lunga che fa piccine
le beghe stantìe ma appassionate).
non c’è il grillo non c’è il gatto nemmeno
un focolare con quelle quattro capriole con cui stare.
[hai un labirinto di strade da attraversare
la meta è lontana l’incubo diurno ti abbranca]

 

da Versi sciatti e indigeribili

 

venne il gelo e il matto
non sapendo dove andare
si riparava in un anfratto
tra i muri delle case.
da sotto le cimase
cadeva un gocciolare
solido, compatto. il matto
parlava con questo apostrofare:
signore, pietà, non ho più il tatto,
fa un freddo più di me matto,
un freddo bipolare”.

 

***

ho il sospetto
che sia per questo
che non vado troppo
d’accordo con gli umani:
sono troppo libera: troppo!
ed è terribile difetto
assai indigesto
ai sani.

 

 

***

oh divano divano
che mi fai così accidiosa!
sei perfettamente divano:
ove la diva posa
il deretano.

 

 

Lucia Tosi

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10 Risposte to “Lucia Tosi”

  1. cristina bove Says:

    Ricambio il saluto, Margherita 🙂
    cri

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  2. lucypestifera Says:

    ringrazio tutti per le belle parole e cristina per l’ospitalità. come le ho detto privatamente, vedere le mie nugae qua dentro mi fa pensare che non sono del tutto domenicale in senso deteriore, ma nel senso del primo dei testi qui pubblicati.
    buon lavoro a tutti voi, che stimo!

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  3. romeoraja Says:

    Interessare con una scala di poesie, dalla prima all’ultima, è una cosa che capita raramente, qui succede in modo naturale. Tutte grandi visioni di generi e di aspetti colti e trattenuti con fine intelligenza, apparentemente tutte senza via d’uscita, ma forse la speranza è proprio questa, scrivere poesia che “riconosca”. Bellissime tutte.

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  4. margherita ealla Says:

    molto, molto piaciute: hanno lessico, forza e vita. Richiami letterari diversi, pertinentissimi, fatti propri non per mera citazione o per mostra. La mia preferita è “la grande morte…”.
    Un caro saluto al Giardino!

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  5. Anna Maria Curci Says:

    Bello e bene è seguire voli e ragionamenti, soste e rivolte nei versi di Lucia Tosi riconoscere e stupirsi, scrutare e indignarsi insieme, pensare e dire «grazie» (per la cura dei lari, la porta sempre aperta alla memoria, – non si temono correnti d’aria fritta -, le note sdegnate e la melodia della pazienza).

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  6. Francesco Tontoli Says:

    Oh, Lucia, Lucia. Sei talmente Lucia , domesticamente Lucia! E la poesia che in te traspare dal lunedì al sabato, alla domenica ricompare sotto la forma che il signore dei poeti domenicali richiederebbe per le sue messe cantate. Senza fronzoli, ma partecipate. Nemmeno religiose, ma semplici ed ecumeniche. Scettiche, ma aristoteliche. E mentre altri fronzuti di alloro si dannano a cercare lo iato nella complessa cerchiatura del cubo ( o del tubo), tu li deridi teneramente , quasi filosoficamente, accennando al culto dei tuoi lari domestici, all’arcano dei tuoi matti sapienti. Come una lettura di tarocchi fatta sul tavolo della cucina, di quelle di fòrmica, anni ’60 ..E tutta intera la cifra di questa domesticità , emerge vera, salda, sincera, forte, e potente. Mica debole come alcuni vorrebbero fossero i versi al femminile con troppe lacrime.
    ( oh, Lucia, Lucia…)

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  7. fattorina1 Says:

    deliziose poesie ironiche ma mirate là dove vogliono colpire.
    Buona stoffa, senza sapienzialità, umilmente umane.
    Narda

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  8. guarda qua, che bello! | il lunedì degli scrittori Says:

    […] https://giardinodeipoeti.wordpress.com/2014/02/18/lucia-tosi-2/ […]

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  9. tramedipensieri Says:

    Che delizia….
    🙂

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