Il tuo “sacro cuore” è un canto totale dedicato all’amore, quello che hai felicemente vissuto e che per traslato ci appare come amore universale, quello senza ombre, quello che accade tra gli umani come naturale, semplice, pura vita. E tu rappresenti e fai pulsare il fuoco dell’eros in versi affabulanti di straordinaria bellezza, dagli echi saffici. È davvero raro trovare testi in cui l’eros è così traboccante di gioia fisica, ma che pure diviene totale pienezza di corpo-mente.
Deve essere stata una felice esperienza raccontare in poesia l’intero tuo rito di passaggio, da bimba cui sfugge l’amore materno, quasi scostante e dissacrante del mondo, che attraversa il tempo del tenero amore bambino, poi da adolescente scoprire il menarca, quel divenire donna, di cui ti sei sentita subito fiera, nonostante i cupi pensieri materni. E intanto il cuore. Quel cuore che dilata e palpita, “fa chiasso” presentendo l’universo della vita che di fuori aspetta, soprattutto, sì, quell’incontro che già ti colma di tremore. Incontro che accade, come è naturale che accada, e si ripete tante e tante volte, per desiderio e fame di completezza e per tua fortuna, con un lui che ogni volta ti colma di tenerezza.
Così la sapienza insita nell’amore corrisposto ti fa rompere i falsi argini dell’educazione religiosa, ti fa assaporare la verità definitiva dell’amore vero che giustifica se stesso, è sempre senza colpa.
E straordinarie nella descrizione si susseguono le scene luminose degli incontri, del desiderio che incendia, sempre insaziato. Pure si resta ammirati, sapendo della tua profonda cultura classica, di fronte a quel tuo inaspettato pensiero che vede il dio (cattolico) giudicante farsi a un tratto dio del mito, quell’impenitente Zeus che immagini prendere le sembianze del ragazzo che ti ama, per gioire del tuo corpo. È mitopoiesi, balzo nella dimensione del mito, che rende universale l’evento amoroso, è la voce del sacro che sentiamo inondare ogni moto del corpo e del cuore. Cuore che -appunto- in questo luminoso senso, è un sacro cuore.
Annamaria Ferramosca
*
Qualunque fosse il luogo
avevo sempre paura.
Pensavo che prima o poi
sarebbe passato Dio
in persona, e raccoglievo
i vestiti per coprirmi
in fretta il pube e il seno.
Che cosa gli avrei detto?
Non c’era nemmeno
un albero di mele
con il serpente cattivo nei dintorni.
Ma lui non venne mai
e cominciai a immaginare
che si nascondesse
nei corpi dei ragazzi
per amarmi
come avevano fatto
tutti gli dei pagani.
*
Il mio ragazzo
che abbraccio senza luna
e senza lampada
ha un corpo infinito.
Il bacio cade nel vuoto
ma io respiro
il volo dei capelli,
l’acqua profumata delle ascelle.
Molti i fiori e ampio il mare
che lui mi rotola nel grembo.
Franca Alaimo esordisce come poeta nel 1991 con Impossibile Luna (Antigruppo Ed.) a cui sono seguite altre sedici sillogi, le più recenti delle quali: sacro cuore (Ladolfi Ed.) e Oltre il bordo (Macabor Ed.). Nel gennaio del ’22 pubblicherà con InternoLibri 7 poemetti, con la prefazione di Giovanna Rosadini. Nel 2020 l’editrice Macabor le ha dedicato un’antologia di testi seguiti da schede critiche redatte da poeti quali: Calandrone, Rosadini, Fo, Puccini e molti altri. Ha pubblicato cinque saggi critici (Cara, Luisi, T. Romano, Rescigno, V. Fabra), e tradotto dall’inglese due sillogi di Peter Russell. E’ presente in molte antologie (Newton Compton, LietoColle, Aragno, L’Arca Felice, etc…), riviste (Poesia, Atelier, Il Portolano, etc), blog, e storie della letteratura contemporanea. Nel 2018 ha curato l’antologia di poesia internazionale L’Eros e il corpo (Ladolfi Ed.) e una scelta di alcuni fra i testi inediti di Gianni Rescigno per Bastogi Editore. E’ autrice di tre romanzi. Alcuni suoi testi sono stati tradotti in altre lingue.
6 gennaio 2022 alle 17:27 |
[…] la poesia è la fioritura del pensiero – il miosotide non fa ombra alla rosa, ciascuno la sua bellezza« Patrizia SardiscoFranca Alaimo » […]
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