Quando la poesia sfiora la scienza, la mente si accende e la luce dei versi illumina e conforta chi ne viene incantato. Così avviene nella poetica pervasiva e luminosa di Annamaria Ferramosca in questa bellissima plaquette di poesie tradotte da Eliza Macadan.
L’oceano è una vastità in cui ogni verso è un’onda che appare, ma non scompare veramente mai, perché appartiene a quella stessa immensità.
Un felice incontro di poetesse, da non perdere.
Annamaria Ferramosca è nata in Salento e vive a Roma, dove ha lavorato come biologa docente e ricercatrice, ricoprendo al contempo l’incarico di cultrice di Letteratura Italiana per alcuni anni presso l’Università RomaTre. Ha all’attivo collaborazioni e contributi creativi e critici con varie riviste nazionali e internazionali e in rete con vari siti italiani di poesia.
Ha pubblicato in poesia: Andare per salti, Arcipelago Itaca (Premio Arcipelago Itaca, selezione Premio Elio Pagliarani, Premio “Una vita in poesia” al Lorenzo Montano2020, finalista al Premio Guido Gozzano e al Premio Europa in Versi); Other Signs, Other Circles – Selected Poems 1990-2008, volume antologico di percorso edito da Chelsea Editions di New York per la collana Poeti Italiani Contemporanei Tradotti, a cura di Anamaría Crowe Serrano e Riccardo Duranti ( Premio Città di Cattolica); Curve di livello, Marsilio (Premio Astrolabio, finalista ai Premi: Camaiore, LericiPea, Giovanni Pascoli, Lorenzo Montano); Trittici – Il segno e la parola,DotcomPress; Ciclica, La Vita Felice; Paso Doble, coautrice la poetessa irlandese Anamaria Crowe Serrano, Empiria; La Poesia Anima Mundi, monografia a cura di Gianmario Lucini, con i Canti della prossimità, puntoacapo; Porte/Doors, Edizioni del Leone (Premio Internazionale Forum-Den Haag); Il versante vero, Fermenti (Premio Opera Prima Aldo Contini Bonacossi).
Ha curato la versione poetica italiana del libro antologico del poeta rumeno Gheorghe Vidican 3D- Poesie 2003-2013, CFR (Premio Accademia di Romania per la traduzione).
Sue poesie appaiono in numerose antologie e volumi collettanei e sono state tradotte, oltre che in inglese,in rumeno, greco, francese, tedesco, spagnolo, albanese, turco, arabo.
Eliza Macadan vive a Bucarest e scrive in romeno, francese e soprattutto in italiano. Esordisce sulla stampa letteraria nel 1988 e con un suo volume, “Spazio austero” (Romania, Edizioni Plumb), nel 1994. Le sue raccolte di poesia hanno ricevuto vari riconoscimenti in Romania, Francia e Italia (Premio Leon Gabriel Gros 2014 per “Au Nord de la Parole” e “Anestesia delle nevi”, finalista dei premi Camaiore e Fabriano 2015).
Le raccolte italiane sono: “Frammenti di spazio austero” (2001, 2018), “Paradiso riassunto” (2012), “Il cane borghese” (2013), “Anestesia delle nevi” (2015), “Passi passati” (2016), “Pioggia lontano” (Archinto, 2017), “Zamalek, solo andata” (Terra d’Ulivi, 2018) e “Pianti piano” (Passigli Editori, 2019).
18 febbraio 2023 alle 16:17 |
io ringrazio voi
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18 febbraio 2023 alle 14:12 |
Una plaquette questa, frutto della gioia di trovarsi accanto, Eliza che traduce, Cristina che offre la visione del suo oceano, io con le mie poesiepensiero.
Ringrazio Cristina Bove per questa sua luce donata nel Giardino del Poeti.
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